Ritmi di lavoro incessanti, sfiancanti corse contro il tempo e le caotiche condizioni alle quali siamo abituati a vivere, ci portano inevitabilmente a sentirci come dei funamboli inesperti che devono camminare su una fune a diversi metri dal suolo.
Anche i nostri cani, costretti spesso a vivere in ambienti poco consoni alla loro natura, purtroppo devono fare i conti con le nostre ansie.
Spesso non ce ne rendiamo conto ma, urla, corse sfrenate, malumori, litigi in casa, passeggiate fatte di corsa, non essere presenti nel Qui ed Ora, possono contribuire a rendere i nostri compagni di vita più nervosi ed irrequieti proprio perché non hanno la capacità di comprendere il senso di tutto questa confusione e perciò ne sono vittime inconsapevoli.
Sentirsi stressati è il minimo in un contesto del genere, ma capiamo cosa significa la parola STRESS.
Il termine stress deriva dal latino strictus, il cui significato letterale è “serrato”, “compresso”. Nel XVII secolo per gli anglosassoni, stress aveva il significato di “difficoltà”, “afflizione”.
Nel 1936, il fisiologo di origine austriaca H. Selye, fu il primo ad usare questa parola su riviste specializzate.
Si interessó alle risposte fisiologiche degli organismi dietro somministrazione di sostanze nocive. Egli aveva evidenziato come gli animali, sottoposti a condizioni di stress, fossero più soggetti ad ammalarsi.
Studi successivi a quelli di Selye hanno dimostrato che questo fenomeno si evidenzia come una risposta dell’organismo alle continue stimolazioni che provengono dall’ambiente e che minano l’equilibrio interno, inducendo una situazione di crisi, qualora non si riesca a far fronte ai cambiamenti ed alle pressioni dell’ambiente cui si è sottoposti.
Selye identificó due diverse tipologie di stress: EUSTRESS E DISTRESS.
Per EUSTRESS si intende lo stress positivo, funzionale, indispensabile alla sopravvivenza, che ci sprona a raggiungere gli obiettivi e che ci permette di reagire trovando risposte costruttive e trasformative.
Questo tipo di stress migliora la resistenza alle malattie, l’equilibrio psicologico ed emozionale e la salute organica in generale.
Lo stress funzionale ha lo scopo di spronare l’individuo a superare degli ostacoli, proprio quello che io mi aspetto dai miei clienti.
Per DISTRESS si intende lo stress negativo, disfunzionale, gli stimoli stressanti instaurano un logorio progressivo che porta alla rottura delle difese psicofisiche.
Questo tipo di stress cronico può portare a malattie psicosomatiche, malattie autoimmuni e disturbi dell’umore.
Un cane costretto a vivere in un box di canile avrà di certo uno stress negativo molto alto; stessa cosa vale anche per un cane costretto a vivere in un ambiente casalingo poco idoneo e stimolante, spesso escluso dalla famiglia e parcheggiato in giardino o su di un balcone, oppure annoiato, inattivo e magari anche in sovrappeso costretto a vivere all’interno di un appartamento senza mai poter uscire.
Lo scopo di un cane in stato di stress è quello di reagire alle pressioni destabilizzanti dell’ambiente, così da ritrovare l’equilibrio omeostatico, essenziale per il suo benessere psicofisico.
La reazione è il risultato dell’interazione tra la pressione dell’ambiente ed il temperamento del cane.
Capire quale sia lo stress che un determinato cane si sta vivendo mi potrà aiutare a trovare la giusta strada per aiutarlo a capire quale sia il suo ruolo in questo mondo cosi incomprensibile e pazzo.